Lo stretching: evergreen che possiamo fare sempre, anche quando siamo a dieta
Chi segue un regime alimentare ristretto, come la dieta mima-digiuno, può avere difficoltà a sostenere gli sforzi eccessivi procurati dall’attività fisica (soprattutto se intensa), a causa dello scarso apporto calorico (e quindi energetico). Per tale motivo è consigliato svolgere attività fisica leggera a tutti coloro che seguono questo regime alimentare. Lo stretching è la pratica pù adatta in quanto il dispendio energetico procurato da quest’attività è quasi nullo e una pratica costante dello stesso migliora la longevità del praticante.
Da dove arriva lo stretching?
Le origini sono orientali. Le filosofie orientali tendono infatti a considerare corpo e mente un tutt’uno. Inoltre deriva proprio da questi popoli lontani l’idea di concentrarsi sulle proprie sensazioni. A Bangkok statue di 2000 anni rappresentano persone nell’atto di allungarsi. Nell’antica Cina in moltissimi praticavano l’allungamento. Alcuni modelli di esercizi sono stati ritrovati nello yoga indiano. Il pioniere dell’era “moderna” è stato Kabat ideatore della PNF (proprioceptive neuromuscolar facilitation), seguito poi da Bob Anderson, Jan Ekstrand. Holt nel 1971 rielaborò il metodo PNF arrivando alla nuova tecnica “Stretching per lo sport”. Questa tecnca prevede esecuzioni e quindi facilitazione ed ottimizzazione dei movimenti di: flesso estensione; abduzione-adduzione; circonduzione.
STRETCHING STATICO
Lo stretching statico risulta essere il più noto. È stato decodificato da Bob Anderson negli anni ’70, prendendo spunto dallo yoga, con lo scopo di mantenere il fisico in salute. Dopo aver eseguito un riscaldamento idoneo, la posizione di allungamento deve essere raggiunta lentamente, fermandosi prima della comparsa di sensazioni dolorose. La posizione va mantenuta per 10-30 secondi, senza eseguire molleggi e controllando la respirazione, che non deve essere mai interrotta. Se la posizione impedisce la respirazione naturale, è necessario alleggerire la tensione o adottare una posizione alternativa per ottenere l’allungamento desiderato.
STRETCHING DINAMICO
Lo stretching dinamico è una pratica adottata durante la fase di il riscaldamento, per le attività in cui sono previsti movimenti rapidi e veloci. Non è da considerarsi una forma di stretching vera e propria, in quanto i movimenti di slancio di gambe e braccia vengono sempre svolti in modo controllato e sotto i limiti articolari. Quindi non serve a guadagnare una maggiore flessibilità, quanto a preparare gradualmente le varie strutture a movimenti ampi ed esplosivi.
Solitamente lo si pratica subito dopo aver svolto una iniziale attività cardiovascolare di riscaldamento ed eseguito alcuni esercizi preparatori finalizzati a lubrificare le articolazioni (circonduzioni delle braccia, rotazioni del capo, delle anche, dei piedi e dei polsi, ecc..). Consiste nel compiere inizialmente dei movimenti di slancio delle braccia e delle gambe, lenti e ridotti in ampiezza. L’escursione aumenta progressivamente fino a raggiungere il grado desiderato, per poi aumentare anche la rapidità del gesto, che deve rimanere sempre controllato.
È fortemente sconsigliato raggiungere ampiezze superiori alle proprie capacità, oltre a rischiare di compromettere la successiva prestazione fisica, esiste il forte rischio di incorrere in traumi articolari, muscolari o tendinei.
BENEFICI:
- Allunga il muscolo e contribuisce a migliorare la circolazione sanguigna e linfatica in quel determinato distretto del corpo.
- Smaltisce l’acido lattico e le scorie che si accumulano nel sangue e nelle cellule: riduce la ritenzione idrica, rende la pelle più levigata e i capillari meno fragili.
- Rende più flessibili i muscoli, i tendini e le articolazioni.
- Consente di prevenire e migliorare diverse situazioni degenerative come artrosi e usura delle cartilagini, ma anche osteoporosi.
- Migliora i propri limiti motori e articolari.
- Riduce i traumi e potenzia: forza, velocità e resistenza.
- Porta la flessibilità del corpo e della mente.
- Riduce il rischio di contratture.
- Puo prevenire traumi muscolari ed articolari.
- Attenua le malattie degenerative.
- Benefici sul sistema cardiocircolatorio e respiratorio
- Diminuisce la pressione arteriosa
- Riduce lo stress fisico